Amatriciana e parmigiana, evviva l'italia!

28/11/2011

Amatriciana e parmigiana,evviva l'Italia

Parmigiana immagine


Esistono ricette della cucina tradizionale italiana talmente famose e diffuse da essere divenute veri e propri simboli della gastronomia nostrana.


Tra i piatti più rappresentativi annoveriamo certamente la parmigiana di melanzane che è diffusissima, al di dei confini nazionali, in Canada, Stati Uniti e Australia a causa della massiccia  immigrazione italiana. La storia della parmigiana è, contrariamente a quanto accade di solito, nota e documentata. La sua origine non può essere antecedente alla fine del XVIII secolo perché melanzane e pomodori, provenienti le prime dall’Oriente, i secondi dalle Americhe, erano giunti in Europa da poco e avevano conosciuto un utilizzo diffuso solo in tempi molto recenti. È poi Ippolito Cavalcanti, Duca di Buonvicino, a fornire nel 1839, in un libricino intitolato “Cucina casereccia in dialetto napoletano” una ricetta della melanzane alla parmigiana molto simile alla versione attuale del piatto: «…e le farai friggere; e poi le disporrai in una teglia a strato a strato con il formaggio, basilico e brodo di stufato o con salsa di pomodoro; e coperte le farai stufare».


Un altro piatto celebre della tradizione italiana è l’amatriciana, anch’essa nata nel 1800 ad Amatrice, non lontano da Roma, in un territorio che geograficamente apparteneva all’Abruzzo prima che Mussolini istituisse la provincia di Rieti. In realtà ne esisteva già una versione precedente senza pomodoro chiamata gricia, forse dal “gricio”, venditore ambulante di alimentari o dal nome del piccolo borgo laziale di Grisciano. L’amatriciana è poi divenuta molto popolare anche nella Capitale grazie agli stretti contatti tra Roma e Amatrice.

 


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